Lo chiamano il “Barolo del Sud” perché non ha nulla da invidiare ai grandi rossi del Nord Italia, anzi, per prestigio, struttura e capacità di evolvere nel tempo è assimilabile all’iconico rosso piemontese. Oggi, ti vogliamo parlare del Taurasi.
Se vuoi scoprire di più su questo vino, origine, storia, vitigno, tipologie, caratteristiche e abbinamenti, continua la lettura.
1. Che cos’è il Taurasi?
Taurasi è il nome di una prestigiosa Denominazione della Campania. Riconosciuta come Denominazione di Origine Controllata (D.O.C.) il 26 marzo del 1970, ha ottenuto la Denominazione di Origine Controllata e Garantita (D.O.C.G.) l’11 marzo del 1993.
É tra i principali vini rossi della Campania, se non il più importante, ed è una delle 4 D.O.C.G. della Campania.
2. Quali tipologie di vino rientrano nella D.O.C.G. Taurasi?
La D.O.C.G. “Taurasi” comprende due tipologie di vino rosso: “Taurasi” rosso e “Taurasi” rosso riserva.
La principale differenza tra le due tipologie riguarda il periodo di invecchiamento obbligatorio. Il vino Taurasi rosso deve essere sottoposto a un periodo di invecchiamento obbligatorio di almeno tre anni, di cui almeno uno in botti di legno. Il vino Taurasi rosso riserva, invece, deve essere sottoposto ad un periodo di invecchiamento di almeno quattro anni, di cui almeno diciotto mesi in botti di legno.
Inoltre, il vino “Taurasi” rosso riserva, all’atto dell’immissione al consumo, deve possedere un titolo alcolometrico volumico minimo complessivo di almeno 12,5 % vol., mentre il Taurasi rosso di almeno 12 % vol.
3. Qual è il vitigno dei vini Taurasi?
I vini rossi Taurasi D.O.C.G. devono essere ottenuti, per almeno l’85%, da uve del vitigno Aglianico, il più importante vitigno a bacca rossa del Sud Italia, presente, soprattutto, in Basilicata, Campania e Puglia, dove dà vita ad altre importantissime Denominazioni.
Per l’eventuale 15% restante possono essere utilizzate le uve di altri vitigni a bacca rossa, non aromatici, che possono essere coltivati nella provincia di Avellino.
4. Dove si produce il Taurasi?
Qual è la zona di produzione dei vini rossi Taurasi D.O.C.G.? La zona di produzione dei vini Taurasi D.O.C.G. include 17 comuni in provincia di Avellino: Taurasi, Bonito, Castelfranci, Castelvetere sul Calore, Fontanarosa, Lapio, Luogosano, Mirabella Eclano, Montefalcione, Montemarano, Montemileto, Paternopoli, Pietradefusi, Sant’Angelo all’Esca, San Mango sul Calore, Torre le Nocelle e Venticano.
5. Perché il vino Taurasi si chiama così?
Il nome “Taurasi” deriva dall’antica arx Taurasia.
L’arx Taurasia era una delle ventuno città-campagna degli Irpini, una circoscrizione prevalentemente rurale, collocabile nell’area dell’attuale provincia di Avellino, sede del mercato, luogo deputato alla celebrazione dei sacrifici e rifugio in caso di guerra, scarsamente abitata e collegata attraverso apposite vie e strade alle varie città più popolate che la circondavano.
Distrutta dai Romani nel 268 a.C., qui vennero deportati i liguri apuannei che nei terreni attorno all’antica arx, chiamati Campi Taurasini (“Ager Taurasinus”) si dedicarono alla coltivazione di vitigni provenienti dalla Grecia, come l’Aglianico. Attività perseguita con successo anche dagli stessi Romani.
Si decise di chiamare “Taurasi” il vino qui prodotto proprio in riferimento all’arx Taurasia e ai Campi Taurasini. “Taurasi” è oggi anche il nome del comune, in provincia di Avellino, nel cuore della Campania, dove sorgeva l’antica città-campagna.
6. Qual è l’origine e la storia del vino Taurasi?
Come accennato nel paragrafo precedente Taurasi è da sempre un importante centro agricolo, nel cuore dell’altopiano irpino.
Nella sua “Ab Urbe Condita”, Tito Livio parla di descrive una “Taurasia dalle vigne opime”, in grado di fornire Roma e l’Impero di un eccellente vino, ottenuto da uve “Elleniche”, parola da cui deriva, con ogni probabilità, il nome del vitigno “Aglianico”. In particolare, furono gli spagnoli a trasformare il nome della vite in “Aglianico”, a causa della loro particolare pronuncia delle lettere -ll.
Nel XIX secolo, quando la fillossera, che non era ancora giunta nel sud Italia, stava devastando i vigneti del nord, i vini Aglianico prodotti a Taurasi furono di fondamentale importanza per dare vigore alle cantine colpite da questo flagello. Da Taurasi e da quella che fu chiamata “Ferrovia del vino” partivano grandi quantità di vino dirette verso i principali distretti vitivinicoli del Settentrione e della Francia.
Solo con il nuovo secolo, il parassita della vite colpì anche il Sud Italia, ad eccezione di quei vigneti di origine vulcanica, particolarmente resistenti. Dopo questa fase e la Seconda Guerra Mondiale, la coltivazione dell’Aglianico e la produzione di vini Taurasi riprese con successo, grazie ad alcune figure locali animate dalla volontà di non disperdere un patrimonio secolare. Si giunse così all’istituzione della D.O.C. nel 1970 e alla D.O.C.G. nel 1993.
7. Quali sono le caratteristiche del terroir del vino Taurasi?
L’area di produzione del vino Taurasi, nel cuore dell’Irpinia, è di carattere collinare, tra i 400 ed i 700 metri slm, e presenta caratteristiche pedologiche non troppo uniformi, in cui prevalgono terreni argillosi e sabbiosi, variamente composti. Si tratta di una zona ventilata, luminosa e ben esposta, tale da consentire il perfetto sviluppo vegetativo della pianta della vite e la perfetta maturazione dell’uva.
L’andamento climatico è molto particolare perché l’area interessata è circondata da numerosi ettari di bosco che hanno un’influenza determinante. Il clima è rigido in inverno, in estate è decisamente mite, mentre le escursioni termiche giornaliere sono pronunciate. Tutti questi fattori contribuiscono a determinare condizioni in cui è possibile praticare una viticoltura di qualità.
8. Quali sono le caratteristiche organolettiche dei vini Taurasi?
Il Taurasi è un vino rosso rubino intenso, tendente al granato fino ad acquistare riflessi arancioni con l’invecchiamento, soprattutto nella versione Riserva. Al naso è complesso, con sentori di frutti rossi sempre accompagnati da note speziate, balsamiche ed eteree, risultato del riposo in legno. Al gusto pieno, giustamente tannico, morbido, dotato di grande mineralità, ottima alcolicità e struttura. Per queste sue caratteristiche è adatto ad un lungo invecchiamento.
9. Quali sono i migliori abbinamenti cibo e Taurasi?
Il Taurasi è un vino da secondi piatti di carne importanti e strutturati. Perfetto con arrosti di carne rossa o selvaggina oppure con formaggi stagionati e piccanti. Da provare anche solo, senza cibo, per apprezzarne tutte le sfumature.
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